Proxentia, metti la chimica in uno smartphone
Due ricercatori Milanesi, Matteo Salina e Fabio Giavazzi, hanno messo a frutto le loro conoscenze di biotecnologia e fisica per mettere a punto un laboratorio di analisi “portatile” e low cost.
Il primo incontro tra le due anime di Proxentia è avvenuto in un laboratorio di fisica dell’Università di Milano Bicocca. Il prototipo da loro sviluppato ha sfruttato le ultime tecnologie per quanto riguarda la telefonia mobile, facendo di una app il vero prodotto su cui puntare.
In un mercato dominato dalle iniziative legate al mondo mobile, la scelta di rimanere un prodotto made in Italy è stata ponderata e determinante, come ha spiegato lo stesso Matto Salina: “costituire una start-up qui con tutti i problemi connessi trova spiegazione nella tradizione agro-alimentare che risiede nel nostro Paese”. Il punto di forza di Proxentia è spiegato da Fabio Giavazzi: “Il 10% delle analisi alimentari viene svolto con delle strisce monouso, tipo quelle dei test di gravidanza. Ogni sostanza da rilevare richiede una striscia ad hoc. Con l’utilizzo del nostro sistema si possono sostituire questi test e parte di quelli più complessi in laboratorio”.